La transizione da scarpe normali a barefoot non è un processo immediato, ma richiede tempo, pazienza e gradualità. Il piede, infatti, deve abituarsi a una nuova modalità di appoggio e di movimento, e deve sviluppare la forza e la mobilità necessarie per sostenere il carico senza l'aiuto di supporti esterni.
Partiamo dalle basi
Le scarpe barefoot sono un tipo di calzatura che imita la sensazione di camminare a piedi nudi. Queste scarpe sono caratterizzate da una suola sottile e flessibile, senza alcun supporto per l'arco plantare e senza dislivelli tra punta e tacco. Le scarpe barefoot sono progettate per fornire una maggiore libertà di movimento e una migliore sensazione del terreno sotto i piedi.
I benefici del barefoot
Se usate correttamente, i benefici delle scarpe barefoot sono molteplici: - essere d’aiuto per migliorare la postura e nel caso di alcuni difetti del piede come dita a martello, calli, vesciche e deformità dell’alluce, che in alcuni casi sono causati o aggravati dall’uso di scarpe strette, rigide o scomode; - migliorare la circolazione sanguigna e il drenaggio linfatico, favorendo la salute dei tessuti e la prevenzione delle infiammazioni, delle infezioni e dei cattivi odori; - rafforzare i muscoli, le ossa, i legamenti e i tendini del piede, della caviglia e della gamba;
Come fare la transizione da scarpe tradizionali a barefoot?
La transizione da scarpe normali a barefoot non è un processo immediato, ma richiede tempo, pazienza e gradualità. Il piede, infatti, deve abituarsi a una nuova modalità di appoggio e di movimento, e deve sviluppare la forza e la mobilità necessarie per sostenere il carico senza l'aiuto di supporti esterni. Inoltre, anche il resto del corpo deve adattarsi a una nuova postura e a una nuova distribuzione delle forze. Se si passa troppo rapidamente a scarpe minimaliste o a piedi nudi, si rischia di incorrere in infortuni o dolori muscolari, anche seri.
- aumentare la sensibilità e la percezione del proprio corpo e dell'ambiente circostante, stimolando i recettori sensoriali presenti nella pianta del piede; - ridurre lo stress e aumentare il piacere e il divertimento di camminare, correre e svolgere le altre attività quotidiane, grazie al contatto diretto con la natura e alla sensazione di libertà e leggerezza.
Per una transizione sicura ed efficace
In linea generale, per fare una transizione sicura e duratura nel tempo, le tappe da seguire sono le seguenti:
1. Andare a piedi nudi il più possibile, soprattutto in casa o su terreni morbidi e naturali, come l'erba, la sabbia, la terra. Questo aiuta a rinforzare il piede, a migliorare la propriocezione e a riattivare i muscoli e le articolazioni.
2. Può essere d’aiuto l’utilizzo di distanziatori per le dita. E’ consigliabile indossarli quando il piede è attivo, sia quando si è scalzi ma anche quando si indossano le scarpe barefoot. Per ulteriori specifiche ho realizzato la video guida dedicata.
3. Sostituire le scarpe che si usano di più con scarpe barefoot, che abbiano una forma più ampia della punta, un drop nullo o molto basso, una suola flessibile e sottile, e nessun supporto o ammortizzazione. Iniziare con sessioni brevi e leggere, di circa 30 minuti al giorno, e aumentare gradualmente la durata e l'intensità, ascoltando il proprio corpo e le proprie sensazioni.
4. Fare degli esercizi specifici per il piede, come il sollevamento delle dita, il camminare sulle punte e sui talloni, il rotolare una pallina sotto la pianta, il raccogliere oggetti con le dita, il fare dei massaggi e degli stiramenti. Questi esercizi aiutano a migliorare la flessibilità, la mobilità e la forza del piede, e a prevenire eventuali contratture o infiammazioni.
5. Controllare il proprio modo di camminare, cercando di appoggiare il piede in modo uniforme, mantenendo il busto eretto e rilassato, e facendo passi brevi e frequenti. Questa tecnica permette di ridurre gli impatti con il terreno, di sfruttare l'elasticità dei tessuti connettivi e di migliorare l'efficienza della camminata.
6. Valutare il proprio punto di partenza e fare la transizione al proprio ritmo, senza forzare o esagerare. Il tempo necessario per adattarsi al barefoot varia da persona a persona, in base alla condizione fisica, all'età, alla storia di camminata, al tipo di scarpe usate in precedenza, alla quantità e alla qualità di camminata, al terreno e alle attività praticate.
7. Nel caso in cui ci siano patologie legate al piede, alle gambe e/o alla schiena, è opportuno rivolgersi a uno specialista medico per valutare se la scarpa barefoot può essere una scelta valida.